Lo scorso 11 Luglio 2014 è stato presentato a Roma il rapporto congiunto OCSE-FAO “Agricultural Outlook 2014-2023” ovvero le prospettive agricole a livello mondiale secondo le previsoni OCSE-FAO per il perido 2014-2023.
Un primo dato che emerge dal rapporto riguarda i prezzi delle principali colture, il cui recente calo delle sembra destinato a continuare nei prossimi due anni, per poi stabilizzarsi a livelli comunque superiori al periodo pre-2008, ma comunque al di sotto dei picchi recenti. Questa tendenza al ribasso è in gran parte ascrivibile ai raccolti eccezionali degli anni 2013/14. All’opposto, i prezzi della carne e dei prodotti lattiero‑caseari hanno raggiunto livelli storicamente alti poiché le produzioni non hanno soddisfatto le aspettative.
La domanda di prodotti agricoli dovrebbe rimanere stabile sebbene aumenti meno rapidamente rispetto al decennio passato. I cereali sono ancora i principali alimenti della dieta umana, ma l’aumento dei redditi, l’urbanizzazione e i cambiamenti nelle abitudini alimentari in diverse parti del mondo contribuiscono a un’evoluzione orientata verso diete alimentari che contengono più proteine, più grassi e più zuccheri.
Durante il prossimo decennio, l’allevamento di bestiame e la produzione di biocombustibile dovrebbero crescere più rapidamente rispetto alla produzione dei raccolti. Il cambiamento di struttura della produzione agricola mondiale determinerà nel contempo uno slittamento verso i cereali secondari e i semi oleosi per rispondere alla domanda di alimenti, di mangime e biocombustibile, diminuendo le colture di alimenti base come il frumento e il riso.
La
maggior parte della produzione aggiuntiva proverrà da regioni in cui i fattori determinanti,
quali la disponibilità di terre e risorse idriche nonché le politiche
regolamentari, sono meno restrittivi.
Gli scambi continuano a crescere, sebbene più lentamente rispetto al decennio
precedente. I continenti americani rafforzeranno le loro posizioni di
principali esportatori, sia in termini di valore che di volume delle esportazioni,
mentre l’Africa e l’Asia aumenteranno le importazioni nette per soddisfare la
loro crescente domanda.
Principali
previsioni globali per i prodotti fino al 2023
Cereali: i prezzi mondiali dei principali cereali diminuiranno all'inizio del periodo esaminato dalle presenti prospettive, trainando gli scambi a livello mondiale. Le scorte dovrebbero crescere e in particolare le scorte di riso in Asia dovrebbero raggiungere livelli record.
Semi oleosi: La quota globale di coltivazioni di semi oleosi continua ad aumentare, sebbene più lentamente, poiché la domanda sostenuta di oli vegetali spinge i prezzi al rialzo.
Carne: La domanda stabile d’importazioni dall’Asia e il ripopolamento delle mandrie nel Nord America, sostengono i prezzi più alti della carne e i prezzi del manzo in particolare salgono a livelli record. Il pollame supera la carne di suino per diventare il prodotto di carne più consumato nel periodo esaminato dalle presenti previsioni.
Prodotti
lattiero‑caseari: I prezzi
diminuiscono leggermente rispetto agli elevati livelli attuali poiché si registrano
incrementi duraturi di produttività nei principali Paesi produttori e si
assiste a una ripresa della crescita in Cina. L’India supera l’Unione Europea,
diventando così il maggiore paese produttore di latte a livello mondiale,
esportando in particolare notevoli volumi di latte in polvere scremato durante
il periodo esaminato dalle presenti previsioni.
Zucchero: Dopo una fase d’indebolimento alla fine del 2013, i prezzi dello zucchero a livello internazionale si rialzeranno, spinti da una forte domanda mondiale. Le esportazioni dal Brasile, primo esportatore mondiale di zucchero, saranno influenzate dal mercato dell’etanolo.
Cotone: Il previsto arrivo di cotone sul mercato, attingendo alle scorte globali accumulate, aumenterà i consumi che saranno trainati da prezzi più bassi, prima della ripresa dei prezzi prevista entro il 2023.
Biocombustibili: Si prevede un aumento di più del 50% dei livelli dei consumi e della produzione di biocombustibili, trainati dall’etanolo estratto dallo zucchero e dal biodiesel. Il prezzo dell’etanolo aumenta allineandosi con quello del grezzo, mentre il prezzo del biodiesel dipende più strettamente dall’evoluzione del prezzo degli oli vegetali.
Fonte : OCSE - OECD-FAO Agricultural Outlook 2014
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