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a cura di GrandaTeam

Over 40 kg: come arrivare a quest’obiettivo di produzione? parte 4: preparazione delle razioni

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Over 40 kg: come arrivare a quest’obiettivo di produzione? parte 4: preparazione delle razioni

Lun, 03/06/2013 - 17:19 -- Cristian Rota

Una corretta gestione della preparazione delle razioni attraverso l’utilizzo dei carri miscelatori è l’ultimo aspetto che rileviamo dell’intervento del dott. Jim Barmore nella serata di formazione da lui tenuta nell’ambito delle Giornate Zootecniche Bergamasche. “Una costante accuratezza, giorno dopo giorno, nel preparare la razione con il carro miscelatore” ha rilevato Barmore, “ è un aspetto di notevole rilevanza in cui spesso si notano evidenti mancanze ed il lavoro di auditing in centinaia di allevamenti statunitensi fatto recentemente dal dott. Olberg ha mostrato molti aspetti critici nel modo con cui normalmente si preparano le miscelate”. Tali aspetti nel loro insieme possono infatti causare una maggiore propensione alla selezione della miscelata da parte degli animali, una maggior percentuale di avanzi e maggiori problematiche digestive che possono avere degli effetti negativi sulla produzione così come sui titoli di grasso e proteina nel latte.

I fattori che più hanno rilevanza in quest’ambito della gestione dell’alimentazione sono i seguenti:

1.Sovra caricamento: se carichiamo il carro in modo eccessivo il lavoro di miscelazione sarà insufficiente accurato,   determinando poca accuratezza e costanza nella miscelazione delle razioni.

2.Gestione del fieno: il fieno dovrebbe essere inserito all’inizio e pre-tagliato a una lunghezza di circa 15 cm, mentre la paglia dovrebbe essere pre tagliata a circa 5 cm. Ciò ridurrebbe la separazione del fieno durante la miscelazione della razione nel carro e il rischio di selezione da parte degli animali una volta scaricata in mangiatoia.

3.Tempo di miscelazione: una volta caricato l’ultimo ingrediente la miscelazione dovrebbe durare un tempo compreso tra 3 e 5 minuti.

4.Usura dei coltelli e lame del carro: occorre controllare frequentemente la loro efficacia; spesso, infatti, anche se possono sembrare sufficientemente affilati, di fatto, non lo sono per garantire una corretta miscelazione di tutti i componenti della razione.

5.Prodotti liquidi: ingredienti quali melasso e acqua devono essere aggiunti per ultimi; la loro distribuzione sulla massa dovrebbe  avvenire attraverso una barra con più ugelli in modo da avere una loro migliore omogeneità nella razione.

6.Il carro miscelatore deve lavorare in piano o comunque deve essere in grado di auto livellarsi: ciò al fine di evitare che alcuni alimenti si concentrino in una zona del carro determinando una pessima miscelazione.

7.Ordine di caricamento degli alimenti: tale aspetto gioca un ruolo chiave nella qualità della miscelazione. Prima andrebbe inserito il fieno (pretagliato!), quindi concentrati e minerali (date le ridotte quantità di questi ultimi, vanno inseriti a inizio e non alla fine) e poi silomais e prodotti liquidi.

Barmore termina ricordandoci che una buona gestione dell’alimentazione deve necessariamente iniziare da uno sforzo continuo nel cercare di ridurre le variazioni nella miscelazione e quindi composizione della razione che ogni giorno viene offerta agli animali; l’esperienza fatta in allevamenti che hanno lavorato in questo senso, dopo l’individuazione dei punti in cui erano carenti, ci dice che se ne avrebbe un miglioramento sensibile della salute della mandria e della produzione con una maggiore costanza di performance nel corso del tempo!

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