Un sempre maggiore numero di evidenze scientifiche suggeriscono che il numero magico per l’età a cui dovrebbe partorire una manza è tra i 23 e i 24 mesi. Il Dr. Jim Quigley rende conto di ciò in un recente numero della sua newsletter CalfNotes.com . Quigley rimarca il concetto per cui da un punto di vista finanziario occorre investire a sufficienza nel comparto della rimonta al fine di ottenere appropriati tassi di crescita per arrivare ad un’adeguata età al primo parto con un altrettanto adeguata taglia. Non investire abbastanza (particolarmente per quel che concerne ambiente e qualità/quantità di alimenti) ridurrà senza dubbio il tasso di crescita e ritarderà in modo significativo l’età a cui entreranno in produzione.
Un’ampia letteratura scientifica ha già da tempo dimostrato una forte influenza tra l’età al primo parto e produzione di latte della vacca sia nella prima lattazione che nel prosegui della sua carriera produttiva. Quigley ne riporta una molto recente effettuata della University of Wisconsin, i cui ricercatori hanno valutato dati di 69145 animali che hanno partorito nel 2005 al fine di verificare a posteriori il legame tra età al primo parto e produzione sia alla prima lattazione e nel complesso della carriera produttiva degli animali. I dati di produzione sono stati divisi in 4 data set in funzione di 4 criteri:
1) 3 mungiture e produzione media annua = 12,750 kg (3X-H)
2) 3 mungiture e produzione media annua = 11,250 kg (3X-M)
3) 2 mungiture e produzione media annua = 11,250 kg (2X-M)
4) 2 mungiture e produzione media annua = 9,250 kg (2X-L)
La tabella sotto riportata indica la significativa differenza nella produzione totale durante la carriera produttiva di una vacca che si determina quando le manze hanno diverse età al primo parto.
AFC, mo. |
3X-H, kg |
Diff, kg |
3X-M, kg |
Diff, kg |
2X-M, kg |
Diff, kg |
2X-L, kg |
Diff, kg |
20 |
38,545 |
1,784 |
33,142 |
-622 |
30,211 |
-2,040 |
25,156 |
-2,397 |
21 |
38,107 |
1,346 |
32,229 |
-1,535 |
31,190 |
-1,061 |
26,393 |
-1,160 |
22 |
36,655 |
-106 |
33,764 |
0 |
31,709 |
-542 |
26,464 |
-1,089 |
23 |
36,761 |
0 |
33,032 |
-732 |
32,251 |
0 |
27,015 |
-538 |
24 |
36,486 |
-275 |
31,332 |
-2,432 |
32,078 |
-173 |
27,553 |
0 |
25 |
35,846 |
-915 |
31,714 |
-2,050 |
31,978 |
-273 |
26,819 |
-734 |
26 |
35,506 |
-1,255 |
31,254 |
-2,510 |
31,293 |
-958 |
26,917 |
-636 |
27 |
34,780 |
-1,981 |
29,821 |
-3,943 |
30,415 |
-1,836 |
26,449 |
-1,104 |
28 |
33,989 |
-2,772 |
29,360 |
-4,404 |
30,696 |
-1,555 |
25,764 |
-1,789 |
29 |
32,889 |
-3,872 |
28,640 |
-5,124 |
29,710 |
-2,541 |
26,241 |
-1,312 |
30 |
33,110 |
-3,651 |
27,835 |
-5,929 |
29,717 |
-2,534 |
25,029 |
-2,524 |
Questi dati mostrano chiaramente l’importanza di un’età al primo parto adeguata. Ritardare il primo parto a 26, 28 o addirittura a 30 mesi costa molto in termini di riduzione di produzione e quindi di ricavi per l'allevatore.
Consideriamo ad esempio un allevamento che ha un’età media al primo parto di 28 mesi, e per il momento non considerando i costi addizionali relativi ad alimenti, lavoro e gestione degli extra mesi per il raggiungimento del primo parto, ma restiamo sul solo costo relativo alla perdita per mancata produzione. In tale situazione in una stalla con tre mungiture e con una media di 12750 kg di latte per anno si sacrifica una produzione media di 2772 kg nell’intera carriera produttiva degli animali. Con una prezzo medio del latte di 0.42€/kg ciò significa rinunciare a 1164 euro di ricavi per ogni vacca. Se consideriamo anche gli altri costi possiamo stimare che tale perdita possa salire decisamente ad una cifra variabile tra 1500 e i 2000 euro.
Sulla base dei dati appena riportati e considerando che ancora troppo spesso negli allevamenti italiano l’età media al primo parto è decisamente superiore ai 24 mesi, si può immaginare quanto sia la perdita produttiva ed economica nel comparto latte nel nostro paese.
Risulta quindi evidente l’importanza di gestire al meglio il programma di gestione delle manze dalla nascita della vitella in poi. Ottenere adeguati tassi di crescita e un’adeguata età al primo parto sono il risultato di ambienti d allevamento adeguati per dimensione, qualità dell’aria e pulizia, di un’alimentazione adeguata per ogni fase di crescita e di un’eccellente programma riproduttivo. Nessun allevamento da latte può credere di ottenere eccellenza sia dal punto di vista tecnico che economico se non si parte da una ottimale gestione del giovane bestiame, che non deve essere visto come un puro costo ma come il più importante degli investimenti.
Per leggere il testo integrale dell’articolo : “Calf Note 180 – A Milk Production ‘Penalty,’ utilizzare il seguente link: http://www.calfnotes.com/pdffiles/CN180.pdf
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